Quando le cicatrici
diventano colore,
l’arte ricompone
ciò che la vita
ha spezzato
La prima giornata di Amari Graffi nell’Anima si apre con un momento raro e necessario: l’intervista pubblica condotta da Luca Grosso, redattore di Antimafia Duemila, a Gaspare Mutolo, uno dei più noti collaboratori di giustizia del panorama italiano.
Non è una semplice intervista, ma una discesa nelle zone d’ombra del Paese, un attraversare la storia da dentro, ascoltando il racconto di chi ha visto il male, lo ha servito e poi lo ha tradito per consegnarsi alla giustizia.
Il pubblico non è spettatore passivo.
Ogni parola, ogni pausa, ogni ricordo diventa un invito alla responsabilità.
Ci si ritrova in uno spazio sospeso dove la domanda fondamentale — “È possibile alchimizzare il male affinché dalla sua cenere nasca un atto di giustizia?” — non è solo rivolta a Mutolo, ma a ciascuno di noi.
Questa prima giornata è la soglia: un varco che prepara, orienta e sensibilizza, rendendo possibile il viaggio artistico del giorno successivo.
Guardare negli occhi la verità è il primo passo per trasformarla
La seconda giornata dà vita al cuore pulsante della nostra Global Art Experience: la mostra immersiva multidisciplinare ispirata all’intervista e alle tematiche della legalità, del riscatto e della coscienza collettiva.
Il visitatore non entra da solo: un giovane “Virgilio” lo accoglie in forma teatrale, lo chiama per nome o per presenza, lo accompagna come guida poetica e simbolica. Non racconta un luogo: lo apre. Non spiega: conduce.
Il percorso è suddiviso in sale tematiche, ambienti sensoriali e installazioni in cui arti visive, teatro, musica, movimento e video si fondono per creare una storia unica.
Ogni sala è una soglia, un frammento di verità, un punto di contatto tra ferite e possibilità.
Lo spettatore è invitato a prendere posizione, a riconoscersi, a lasciarsi toccare.
åL’immersione non è fisica soltanto: è emotiva, etica, interiore.
La mostra diventa uno specchio: l’arte ti osserva mentre la osservi.
L’arte ti porta dentro: tu la attraversi, lei ti trasforma
Per noi di Casa Giovani del Sole, Amari Graffi nell’Anima ha rappresentato la prova viva che quando i talenti dei giovani si incontrano con un tema così urgente, il risultato non è solo artistico: è umano, sociale, necessario.
Ci ha insegnato che la bellezza, quando si unisce al coraggio, diventa strumento di denuncia, di memoria e di rinascita.
Per chi ha partecipato, le due giornate sono state un percorso in due respirazioni: la prima, quella dell’ascolto; la seconda, quella dell’attraversamento.
Molti visitatori hanno raccontato di essersi sentiti parte di qualcosa che li riguardava profondamente. Altri hanno detto che non riuscivano a “restare fuori” dall’esperienza: erano chiamati a entrarci, loro malgrado, con tutto ciò che portavano dentro.